
Palazzo Graneri della Roccia
Questo antico palazzo seicentesco ha celebrato con il suo regale splendore importanti feste e cruciali momenti della storia torinese e italiana. Un esempio sono i festeggiamenti per la vittoria contro le truppe francesi assedianti, nel 1706, ma poi con il costituirsi del Circolo Degli Artisti E Delle Feste a metà dell’800,balli e celebrazioni s’intensificarono ulteriormente e il palazzo divenne casa di poeti, musicisti e pittori di grandissima fama. Un illustre del circolo fu Camillo Benso di Cavour e – così si dice- proprio fra le mura di Graneri firmò le prime carte del neonato stato d’Italia.
Attualmente il palazzo ospita il Circolo Dei Lettori che promuove e organizza eventi culturali di vario genere.
Il palazzo segue i sobri e rigorosi canoni del tempo in cui fu costruito, le stanze interne tuttavia risentono anche di successivi rimaneggiamenti facendo confluire nelle decorazioni seicentesche elementi neo-classici del settecento. Nel piano nobile spicca il Salone Centrale che con le sue imponenti dimensioni e le raffinate decorazioni rappresenta un gioiello del barocco Torinese. Nel 1859 qui si svolse il ballo di fidanzamento tra la principessa Maria Clotilde di Savoia e Gerolamo Bonaparte, nel 1706 la festa per la liberazione di Torino dall’assedio dei francesi, nel 1905 Arturo Toscanini suonò il suo violoncello e Francesco Tamagno fece una famosa esibizione.
Altre sale significative sono:
La sala cinese: Da quando a palazzo reale, nella metà del ‘700, iniziarono ad arrivare dignitari e ambasciatori cinesi si diffuse nelle corti il gusto esotico dell’estetica orientale così anche a Torino numerosi salotti si ornarono secondo lo stile cinese.
La sala dei filosofi: Prima camera da letto poi adibita al gioco delle boccette (si chiamava, infatti, Sala dei bigliardi) ora una zona studio. Sopra le porte ci sono i dipinti degli allievi del Caravaggio, in alto, invece, il mito di Diana ed Endimione riempie il soffitto di storie e colori.

