La Chiesa della “Consolata”
La storia narra che un’icona, raffigurante la Madonna, durante i vari rimaneggiamenti della chiesa andò perduta. Un cieco, proveniente da Briançon giunse in pellegrinaggio, sostenendo di aver ricevuto dapprima in sogno, e poi in miracolosa apparizione nei pressi di Pozzo Strada, a ovest di Torino, la Madonna.
Quest’ultima le avrebbe dato precise indicazioni riguardo al recupero dell’immagine sacra, nei sotterranei dell’antica chiesa di Sant’Andrea.
Dopo alcune insistenze presso le autorità vescovili l’icona fu ritrovata il 20 giugno 1104, mentre il cieco riacquistò la vista. A seguito di questo evento miracoloso, la chiesa fu restaurata ed elevata al grado di basilica
La grande devozione che lega la città a questo santuario ha origine da questo quadro, di cui si conserva tuttora una copia postuma all’interno dell’attuale cripta del santuario.
Guardiamolo questo quadro, della Vergine con il Bambino, ci può insegnare molto sulla devozione a Maria.
Sappiamo che è di origine orientale. Sebbene si tratti di una tela, vi scorgiamo le caratteristiche proprie dell’icona, la tipica espressione artistica dei popoli d’Oriente. Per noi, occidentali del ventunesimo secolo, la presentazione di questa Vergine con il Bambino ha bisogno di spiegazione. Chi di noi, infatti, allorché vede per la prima volta l’immagine della Consolata, non resta perplesso davanti a questo stile di ritrarre Maria e Gesù.