Cit Turin
Nei primi anni del novecento, l’industrializzazione, con il suo volto grigio e razionale, suscitò il bisogno di una nuova estetica, una fuga nella natura e nelle sue geometrie complesse ed eleganti. In tutta Europa si diffuse velocemente questa cosiddetta “arte nuova” e raggiunse presto anche la città di Torino dove nel quartiere Cit Turin si possono ammirare le grandi opere architettoniche del periodo liberty.
Negli anni, questi palazzi hanno resistito agli intensi mutamenti della città, ed ora, un po’ nascosti, rievocano, a chi li sa trovare e riconoscere, la memoria dello slancio esotico e misterioso che ha ispirato e caratterizzato il breve periodo del liberty.
Uno dei volti più significativi di questa corrente artistica è sicuramente quello di Pietro Fenoglio, fra i primi in Italia credette fermamente nelle nuove tendenze architettoniche che andavano affermandosi. Così, per 13 anni, l’ingegnere torinese, vi si dedicò intensamente costruendo più di 300 edifici in stile Art Nouveau, fino a raggiungere l’apice della sua capacità artistica con la casa Fenoglio-Lafleur, nella quale concentrò il meglio del ricercato stile floreale e ondivago.
Benvenuti nel quartiere Cit Turin! Qui circa un secolo fa lo stile Liberty con le sue complesse trame floreali e le ardite costruzioni ondivaghe lascio la sua impronta grazie a brillanti architetti come Pietro Fenoglio. Cosa succede però se il genio dell’Art Nouveau torinese deve costruire la propria di casa e non ha restrizioni di committenti alla sua creatività?

Questa raffinata casa all’angolo fra Corso Francia e Via Principi d’Acaja fu costruita da Fenoglio come abitazione personale all’inizio del ‘900 seppure vi sostò con la sua famiglia per pochissimo per poi venderla ad un imprenditore.
La struttura dell’edificio riprende i tipici tratti delle case ad angolo torinesi, con il bow-window che sottolinea la posizione angolare, tuttavia spicca subito rispetto il circondario la scelta dei colori: toni pastello del rosa, verde e azzurro; le decorazioni architettoniche poi si ramificano finemente in delicati motivi floreali come il ferro battuto del bow-window le cui vetrate di diverso colore in determinati momenti della giornata proiettano sulla strada magnifici mosaici di colore.
Se vi capita poi di incontrare qualche residente della casa mentre esce o rincasa potrete scorgere nell’interno l’atrio nel quale vi è un imponente porta lignea anch’essa costruita secondo uno stile ondivago.