Amalfi

La Fontana di Sant’Andrea

La fontana di di Sant’Andrea, nota anche come fontana del Popolo, è uno dei monumenti amalfitani più celebri ed ammirati.

Sul complesso marmoreo Troneggia la statua del santo protettore di Amalfi, raffigurato con la croce del martirio.

Nel 1757 il Governo della Città decise l’opera per abbellire la piazza e realizzare un’aspirazione secolare della popolazione.

Il ritrovamento del contratto per sua realizzazione presso l’Archivio di Stato di Salerno, rogato dal notaio amalfitano Francesco Maria Cimino, il  7 agosto 1758,  consentì di stabilire la paternità dell’opera, attribuendola al marmoraro napoletano Gennaro Pagano, che si impegnò a realizzarla per 315 ducati, Il Pagano a quel tempo prestava la sua opera nella Collegiata di S. Maria Maddalena di Atrani.

La fontana di Sant’Andrea

La statua del santo si erge al di sopra di un basamento intorno al quale sono collocati quattro angeli-puttini alati con grandi pesci che fanno fuoriuscire dalla bocca getti d’acqua proveniente dal fiume Sele.

A tempi diversi, per materiali usati, e qualità stilistica appartengono invece le sculture presenti sul fronte principale. scolpiti abilmente su di un raffinato marmo bianco di Carrara, tutti riconducibili al XVI secolo.

 Si tratta di un satiro, comunemente conosciuto come il «Pulicano»,( I lineamenti del suo volto, infatti, sarebbero derivati da quelli di un pescatore amalfitano così soprannominato),  una sirena bicaudata ed un rapace. 

Si può dunque ragionevolmente pensare che la realizzazione della fontana potrebbe non essere quella prevista dal progetto originario del Pagano.

Tali sculture probabilmente erano parti di fontane napoletane esistenti, mentre La scultura amalfitana è somigliante alla sirena ritratta in un  disegno conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli, probabile progetto della fontana del Molo Grande di Napoli, scolpita dal fiorentino Angelo Landi alla fine del XVI secolo e non più esistente.