Torino

Teatro Regio

Sentite per caso una musica diffusa? Vi sembra di cogliere l’aria dell’Aida o del Nabucco? Pensate di avere le allucinazioni? Nulla di tutto ciò, è realmente quello a cui può assistere chi passeggia nei pressi del Teatro Regio. Le più famose arie della lirica accompagnano chi passeggia sotto ai portici di Piazza Castello. Un’artistica cancellata dello scultore Umberto Mastroianni divide l’ampio ingresso dal sottoportico: proprio lì è bello sostare immergendosi in una dolce aria di Puccini. Par un sito recente, ma così non è. Inaugurato nel 1740 per volere del Re Carlo Emanuele III divenne fin dall’inizio uno dei punti di cultura e musica di grande fama. In città, come all’estero, fu individuato quale luogo di spettacolo di alto livello: ampia capienza, con i suoi 2.500 posti suddivisi tra platea e palchi, magnifiche decorazioni, effetti scenici spettacolari realizzati con attrezzature all’avanguardia. Ogni anno le stagioni iniziavano il giorno successivo al Natale e terminavano con la fine del Carnevale. Ci passarono un po’ tutti, trascorrendo piacevoli serate fra velluti, ori, stucchi, accomodati nei palchi rivolti verso il palcoscenico illuminato. La famiglia Mozart nel 1771 ebbe modo di trascorrere qui una serata ascoltando le note dell’Annibale in Torino, opera del poco conosciuto Giovanni Paisiello che in quegli anni godeva di ottima reputazione e ottenne l’incarico di musicare due opere. E ricordiamo che per tale ingaggio Paisiello fu pagato profumatamente!
Nel 1936 il dramma: un incendio divora tutto, rapido, incredibilmente vorace, ghermisce ogni arredo, ogni decoro, il palco. Tutto sparisce: un ammasso fumante di rovine che lasciano un vuoto sconcertante.
Andate, andate ad ascoltare le note … troverete un teatro nuovo, bellissimo nella sua architettura Anni Settanta, che vide affiancati architetti e ingegneri di spessore: Zavelani Rossi, Musmeci, Bertone ma, soprattutto Mollino, che giocò con le intriganti superstizioni note tra gli attori. Qua e là gli arredi sono colorati di viola, in una scaramantica sfida che tutti gli artisti temono. Provocazioni, musica e arte: proseguite con la ricerca di nuove emozioni torinesi: soltanto passeggiando sotto le arcate le potrete scoprire.

Un consiglio: consultate il sito di CulturalWay e scegliete il tour “Portici e gallerie”… sarà interessante e coinvolgente e vi catapulterà in un’atmosfera, come dire, d’altri tempi.