Si narra che l’artista volesse realizzare il Nettuno con i genitali più grandi ma la chiesa glielo proibì

Lo scultore però non si arrese, infatti disegnò la statua in modo che da una certa angolazione il pollice della mano sinistra tesa sembra spuntare direttamente dal basso ventre, in maniera simile ad un pene eretto.

Una leggenda alimentata anche dal fatto che nella piazza si trova una pietra nera (della vergogna),  che si distingue da tutte le altre dalla quale chi guarda avrebbe chiaro il gioco di prospettiva.

All’epoca le donne di Bologna alla vista del Nettuno si turbavano, così che la chiesa realizzò dei pantaloni di bronzo da calzare alla statua.

 Tutta la fontana ha comunque una forte valenza erotica, dalla forza del corpo sinuoso e muscoloso del nettuno alle ninfe di contorno che spruzzano acqua dai loro seni.

….Si narra anche, che prima di un importante esame, lo studente che voglia avere la fortuna dalla sua parte, debba girare due volte in senso antiorario attorno alla fontana, così come due volte l’artista girò attorno al piedistallo riflettendo sul progetto di realizzazione del Nettuno, dando inizio alla sua fortuna. 

Fontana del Nettuno

Un pò di storia….

Per i bolognesi “il Gigante”… per i suoi 3.20 m di altezza e i 22 quintali, costruita in marmo e bronzo al centro della piazza,di fronte all’ingresso del Palazzo di Re Enzo, è il simbolo delpotere papale: come “Nettuno domina le acque mostrando il suo tridente,”, così il “Papa domina il mondo”.

Nel 1563papa Pio IV per abbellire Piazza del Nettuno, creata dopo l’abbattimento di un intero isolato ripartendo la spesa tra le case e le botteghe adiacenti, dette ordine di innalzare una grande fontana e il pittore Tommaso Laureti fu incaricato dell’esecuzione dell’opera.

Fatti i progetti, l’artista scelse per la realizzazione della statua lo scultore fiammingo Jean de Boulogne, detto “Giambologna“, che allora lavorava a Firenze per i Medici.

Per la somma di mille scudi d’oro, l’artista fiammingo accettò completandola nel 1566.

Venne collocata esattamente nel punto di intersezione tra il cardo e il decumano, le antiche vie di età romana, che determinavano il centro dell’area urbana. 

Nonostante l’interesse iniziale fosse solo ornamentale, la fontana venne subito utilizzata dai bolognesi per scopi pratici ed utilizzata soprattutto dai venditori di ortaggi della vicina piazza Maggiore per pulire i propri prodotti, e dalle lavandaie bolognesi per lavare il proprio bucato. 

il Nettuno” è stata l’unica fonte di acqua “buona” della città di Bologna, in quanto veniva direttamente dalle sorgenti collinari della Remonda e di Valverde.

 Vi è certezza infatti che nel 1800 medici e ingegneri del comune di Bologna scoprirono che i cittadini residenti nelle adiacenze del Nettuno, e che quindi bevevano di questa acqua, si ammalavano di colera in misura inferiore rispetto a tutti i restanti bolognesi, che invece si abbeveravano dai pozzi.

Ecco come nel 1.700  il Perito Pubblico Gianandrea Taruffi,che all’epoca e per conto della “Antica Fondazione della città di Bologna”, incaricato di annotare le linee idriche provenienti in città  la descrive; …..

…….“ Non deve lasciarsi di descrivere la bellissima Fonte, che è nella Piazza suddetta composta nel mezzo di una gran Vasca di Marmo di bellissima Architettura, situata sopra tre Gradini pure di Marmo, che la circondano, nel mezzo della qual Vasca vi è la gran Statua di un Gigante, o sia Nettuno alto piedi 11. con il Tridente in mano, con quattro Ninfe, ò Sirene negli Angoli del Piedistallo sotto il Gigante suddetto, vi sono quattro Puttini, che tengano in mano quattro Dolfini , e nel mezzo di questi quattro Volti, che rappresentano i quattro Venti, il tutto fatto di Metallo, ò Bronzo, e fuori della detta Vasca nelli quattro Angoli pure al piano della Piazza, vi sono quattro Vaschette di Marmo con mascheroni pure di Metallo”…….

Tutt’oggi centinaia di persone, bolognesi e non, visitano la piazza attratte dalla bellezza della fontana del Nettuno, luogo usato anche come punto di riferimento dai giovani della città.

“Nettuno”, dal canto suo, osserva dall’alto della sua imponenza le persone, scrutando la piazza con i suoi occhi attenti e protettivi.

Curiosità: Maserati, la famosa Casa automobilistica fondata a Bologna, riprende nel proprio marchio il tridente impugnato da Nettuno nella fontana.

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